Stop all’invio di armi e truppe in Ucraina

i manifestanti dei movimenti antagonisti livornesi in piazza Grande contro le missioni italiane all'estero

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LIVORNO – Livorno per la pace. La Livorno dei movimenti antagonisti si ritrova per il terzo sabato consecutivo in piazza sotto la sigla “Coordinamento cittadino per il ritiro delle missioni italiane all’estero”. Contro la guerra in Ucraina e contro le missioni militari all’estero si sono radunati un centinaio di manifestanti in piazza Grande alle 16 e 30.

Bandiere rosse e simboli anarchici sugli striscioni, musica di Fabrizio De Andrè e gli interventi dei rappresentanti: “vogliamo opporci all’imperialismo e alle scelte di invio di armi e militari nelle zone di guerra perché non assicurano la pace ma aumentano il conflitto”. Volantinaggi e slogan si sono diffusi fino alla seconda metà del pomeriggio, le forze dell’ordine hanno vigilato sulla buona e pacifica riuscita della manifestazione dalla parte opposta della piazza. “Continueremo a ritrovarci qui tutti i sabati fino alla fine del conflitto in Ucraina, abbiamo in programma di manifestare anche sotto la prefettura” fanno sapere dal Coordinamento. Federazione Anarchica Italiana, i sindacati di base Unicobas e Cub, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, collettivo ex Caserma Occupata e Africa Accademy Calcio sono le forze confluite nel Coordinamento per questo presidio, oltre alla gente comune informata sui social e con il passaparola. Contro la guerra in Ucraina, stop all’invio di armi e truppe nell’Europa orientale, fermare l’ampliamento di Camp Darby, impedire l’aumento delle spese militari e solidarietà internazionalista sono i punti salienti delle richieste dei manifestanti del coordinamento.

Foto Simone Consigli

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Divento giornalista pubblicista nel 2012 lavorando per Il Tirreno per quattro anni e mezzo nella redazione della cronaca di Livorno, in seguito faccio varie esperienze personali sempre volte ad accrescere la mia esperienza professionale. Ho collaborato con più di un giornale on line, guidandone alcuni, ho lavorato come addetto stampa nel campo della politica, dello sport e dello spettacolo, attualmente affianco la professione giornalistica a quella di scrittore.