Via Col Vento

Erano anni che non rivedevo “Via col vento”,rivisto per caso qualche sera fa,come fosse la prima volta. Sì,un film straordinario,di un passato-presente cinematograficamente e tecnicamente moderno: inquadrature, riprese,costruzione e disegno,scenografia,pittoricismo. Una sintesi a priori e a posteriori della storia del cinema,un “film storico” a tutti gli effetti,narrativamente (romanzo storico),esteticamente,politicamente, oggi più che mai attuale(razzismo,guerra etc.). Proto femminista: la protagonista (leggi l’autrice M.Mitchell,lo scrive nel 1937, il film è del ’38-39) ha l’energia e l’audacia delle più agguerrite femministe dei giorni nostri sia nel comportamento sia nel linguaggio. Insomma,un film che si rinnova o rigenera ad ogni visione. Che induce a chiedersi per quale ragione registi come Ozspetec insistano a fare sempre lo stesso film riproponendo storie e storielle già raccontate, rivedendo le quali si prova noia e risentimento (per il tempo sciupato!); il pur apprezzabile Garrone (affetto da gomorrismo!),con un “Pinocchio” di cui, dopo quelli di Comencini e di Latella (a teatro),magnifici, è un supplemento non proprio necessario. Per non parlare di tanti altri film inutili o insensati laddove,nelle festività natalizie e non, sarebbe buono e giusto riproiettare nelle sale “Via col vento” o “Il Gattopardo” o “Guerra e pace” (in coppia alternata,di Vidor e Bondarciuk!), film gloriosi,istruttivi e mai ripetitivi,tutt’altro: repetita iuvant, ripeterli cioè rivederli gioverebbe allo spirito (un godimento) e alla mente (riflessione sul passato e presente).
“Penserò a tutto questo domani, a Tara. Sarò più forte,allora.Domani penserò al modo di riconquistarlo. Dopo tutto,domani è un altro giorno” (finale del romanzo). Anche noi italiani,passato Natale e il primo dell’anno 2020, pensando al domani, penseremo a come riconquistare l’Italia! Coraggio ragazzi, “vai col vento”!  (gmau)