Schizzi di sangue e siringhe, i pendolari di San Rossore denunciano il degrado

Alle prime luci dell'alba la situazione è sempre la stessa

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Foto Simone Ricoveri

PISA – Ogni giorno decine di pendolari si trovano davanti ad una scena di abbandono e disagio, con siringhe e sangue che campeggiano sulle banchine della stazione di Pisa San Rossore. Il luogo è da anni ritrovo di tossicodipendenti e il sevizio di pulizia di Rfi, alle prime luci dell’alba, non ha ancora provveduto alla pulitura della stazione. Così i primi viaggiatori in transito si confrontano giornalmente con sporcizia e degrado.

La situazione è stata denunciata da residenti ed utenti che, in transito nella stazione di Pisa San Rossore, sovente s’imbattono in siringhe usate e schizzi di sangue, una situazione particolarmente pericolosa per i più piccoli. Una presenza di disagio sociale che il coprifuoco non ha arrestato e che da anni popola la stazione pisana, l’allontanamento e i controlli però non farebbero che spostare il problema in un altro luogo, che diverrebbe anch’esso teatro di degrado. Il problema, di apparente facile risoluzione, è in realtà complesso. Il coro unisono dell’utenza è di procedere alla pulizia consentendo ogni mattina una stazione dignitosa in concomitanza con il primo treno in partenza.


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Giurista e giornalista pubblicista dell'Ordine della Toscana, ho vissuto a Firenze, Parigi e Roma senza mai smettere di essere livornese. Per il mio territorio nutro un interesse atavico, un amore senza condizioni. La mia seconda Casa è l'isola d'Elba. Appassionato di scrittura sin dalla più tenera età, gestisco la sezione Toscana della testata oltre ad altre collaborazioni online e su carta stampata.