“Non sono fossili ma impronte” l’intervento di Franco Sammartino sui ritrovamenti di Quercianella

Fondatore del Gruppo Paleontologico e Archeologico livornese

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LIVORNO – Rilancio di Livorno come meta turistica, una lunga estate di eventi che coinvolga tutti i quartieri della città e non solo Borgo dei Cappuccini e Venezia con Straborgo e Effetto Venezia. Ci sono Montenero e il turismo religioso con il prossimo Giubileo, i quartieri nord, il lavoro dei Consigli di Zona e le Pro Loco e ovviamente Quercianella, il Romito e il turismo balneare. Queste le direttive uscite dalla recente conferenza stampa indetta dall’amministrazione per la lanciare anche per il 2024 il programma dell’ “estate più lunga del mondo”. Anche un riferimento al turismo naturalistico a Quercianella dove si parla di un interessante ritrovamento di fossili di pesci abissali dell’epoca dei dinosauri. Siamo a fine settembre dello scorso anno e la scoperta è il risultato di una ricerca condotta da un gruppo internazionale di scienziati guidato dal paleontologo italiano Andrea Baucon di cui fa parte il professor Luca Pandolfi del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences) e dimostra la presenza di fossili in tre siti paleontologici, due sull’Appennino Tosco Emiliano e uno a Quercianella. “A parte il fatto che sul Romito ci sono tantissime cose interessanti, a Calafuria ci sono ritrovamenti che parlano della presenza dell’uomo preistorico nel mesolitico, nel neolitico e fino all’età del rame, c’è la geologia ad Antignano con rocce antichissime e sempre sul Romito ci sono i resti di una delle più antiche miniere di rame, il ritrovamento di Quercianella è molto importante, ma non si tratta sicuramente di fossili, ma di “impronte”. Ad intervenire è lo studioso livornese Franco Sammartino, fondatore del Gruppo Archeologico Paleontologico Livornese del Museo di Storia Naturale e del Mediterraneo di Villa Henderson, esperto di preistoria e scienze naturali per quanto riguarda il nostro territorio e il Parco delle Colline Livornesi, temi ai quali ha dedicato numerose conferenze e pubblicazioni. Questo il suo contributo a commento della recente scoperta di settembre scorso, riportata da diversi quotidiani locali:

Franco Sammartino

“È una notizia che mi ha lasciato perplesso, quasi sconcertato. La zona costiera la conosco bene e vi ho trovato tantissime impronte fossili riferibili al Cretacico (145/65 milioni di anni fa circa) ed all’Oligocene (34/23 milioni di anni fa circa) ma mai fossili. Non sono di certo infallibile ma mi è apparsa subito quasi impossibile la presenza di macrofossili in sedimenti provenienti da notevoli profondità oceaniche ed in rocce calcaree simili. Poi sono riuscito a leggere il riassunto dell’articolo relativo ed ho capito di cosa si trattava. All’interno si spiega che il ritrovamento importante è stato fatto sull’Appennino fra Piacenza e Reggio Emilia e che anche a Quercianella ne sono state trovate tracce. Si legge chiaramente che non si tratta di pesci fossili ma di impronte fossili lasciate da pesci sul fondale oceanico. Ritrovamento importante, ma una cosa sono i fossili, un’altra cosa sono le impronte che organismi hanno lasciato (ichnofossili). Anch’io ne ho trovate tantissime di queste impronte un po’ ovunque fra Quercianella e Livorno. In passato, insieme ad alcuni studiosi del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo abbiamo studiato alcuni di questi siti e abbiamo identificato tracce fossili di vari animali marini quali crostacei, molluschi e molti invertebrati che hanno vissuto contemporaneamente ai dinosauri e anche dopo la loro estinzione. Abbiamo trovato anche tracce simili a quelle in oggetto ma non siamo riusciti con sicurezza ad identificarle come tracce di attività di pesci di profondità abissali”.


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Divento giornalista pubblicista nel 2012 lavorando per Il Tirreno per quattro anni e mezzo nella redazione della cronaca di Livorno, in seguito faccio varie esperienze personali sempre volte ad accrescere la mia esperienza professionale. Ho collaborato con più di un giornale on line, guidandone alcuni, ho lavorato come addetto stampa nel campo della politica, dello sport e dello spettacolo, attualmente affianco la professione giornalistica a quella di scrittore.