BRUXELLES – “In Iran è stata dichiarata la morte celebrale di Armita Geravand, 16 anni, picchiata dalla polizia morale a Teheran in quanto la sua unica colpa era di non aver indossato il velo. E’ un altro crimine contro l’umanità perpetrato dal Regime degli Ayatollah nei confronti di donne e ragazze. Sono state anche condannate rispettivamente a 13 e 12 anni di carcere due giornaliste iraniane, Niloofar Hamedi e Elaheh Mohammadi, poiché avevano reso noto al Mondo l’omicidio della polizia morale di Mahsa Amini”.

Questo quanto dichiarato oggi da Anna Cinzia Bonfrisco, europarlamentare Gruppo ID – Lega.

“Sulla difesa delle coraggiose donne iraniane – continua Bonfrisco – misuriamo la forza dei nostri valori e la capacità di proteggere i diritti umani nel Mondo. Il premio Sacharov assegnato a Jina Mahsa Amini e al movimento Donne, Vita, Libertà è un passo necessario per risvegliare la coscienza della comunità internazionale.

Tuttavia, l’Unione Europea ancora non ha inserito la Guardia Islamica della Rivoluzione nella lista delle organizzazioni terroristiche e non ha ancora agito affinché vi siano delle indagini internazionali e indipendenti sui crimini commessi dal Regime”.

 


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