Un’immagine di repertorio

Per tutto il 2022 i datori di lavoro privati possono concedere 200 euro all’anno, per ogni lavoratore dipendente, sotto forma di buoni benzina. Non c’è alcuna soglia Isee o requisito da rispettare. Tocca esclusivamente all’azienda decidere se erogare o meno i buoni.

Riduzione delle aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante: si è partiti da qui nel decreto-legge approvato lo scorso 18 marzo per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina.

È stato infatti tagliato il costo delle accise dei carburanti di 25 centesimi sino a fine aprile. Il costo della misura viene sovvenzionato dalla tassazione del 10% degli extraprofitti delle società energetiche. Oltre al taglio del prezzo dei carburanti, benzina e gasolio, è stata anche introdotta un’importante novità: buoni benzina esentasse fino a 200 euro per i dipendenti di aziende.

“Una proposta di buonsenso che aiuta i pendolari in questa fase critica di aumento dei carburanti”, ha sottolineato il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti. Per l’anno 2022, l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito. Si tratta, dunque, di voucher esentasse. Nel decreto legge è specificato che sono previsti finanziamenti per 9,9 milioni di euro per quest’anno e per 0,9 milioni di euro per il prossimo.

Come richiedere il bonus benzina
I lavoratori non dovranno presentare alcuna domanda per accedere al bonus benzina. Si tratta, infatti, di un’agevolazione che viene concessa dall’azienda. I destinatari del benefit sono lavoratori dipendenti di aziende private. L’agevolazione non tocca, infatti, né ai titolari di Partite Iva, né ai dipendenti pubblici. Non vi sono requisiti da rispettare, ma tocca all’azienda stabilire se erogare o meno tale bonus ai suoi dipendenti.

Se confrontato con altre misure, per il bonus benzina non viene stabilita alcuna soglia Isee (Indicatore della situazione economica). Non si tratta, dunque, di una misura dedicata alle famiglie che versano in difficoltà economiche. A beneficiarne possono essere tutti i lavoratori dipendenti di aziende private, su decisione esclusiva del datore di lavoro.

Maxi sconto benzina in Friuli Venezia Giulia
A partire da aprile fare rifornimento in Friuli Venezia Giulia sarà ancora più conveniente. Oltre al taglio già stabilito da palazzo Chigi, dal primo aprile è previsto un extra sconto sul prezzo della benzina e del diesel per chi risiede in questa regione.

A dare il via libera alla manovra è stata la Giunta, guidata da Massimiliano Fedriga. Il risparmio cambia in base al luogo di residenza. I residenti della zona 1, area al confine con la Slovenia, avranno infatti uno sconto globale di 59,5 centesimi al litro sulla benzina verde e di 50,5 sul diesel. Per tutti gli altri cittadini il taglio totale è di 52,5 per la verde e di 46,5 centesimi al litro per il diesel. I possessori di un’auto ibrida riceveranno un extra sconto di 5 centesimi.

Marebonus e ferrobonus
Nel decreto legge vi sono anche interventi volti a limitare gli aggravi economici, subìti dal settore dell’autotrasporto, per l’aumento eccezionale dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici. Le misure prevedono: l’istituzione del Fondo per il sostegno del settore dell’autotrasporto con una dotazione di circa 500 milioni di euro per l’anno 2022; il rifinanziamento dei contributi per i cosiddetti ‘marebonus’ e ‘ferrobonus’, per incentivare il trasporto delle merci via mare e attraverso le ferrovie togliendolo dalla strada e per favorire lo sviluppo dell’intermodalità; l’inserimento nei contratti di trasporto della clausola di adeguamento del corrispettivo per tenere conto dell’aumento dei prezzi del carburante. Previsto anche l’esonero per l’anno 2022, per le imprese di trasporto merci per conto terzi, dal versamento del contributo all’Autorità di regolazione dei trasporti. Tale provvedimento determina per il settore un risparmio complessivo di circa 1,4 milioni di euro; a fruirne saranno circa 3.114 imprese di autotrasporto merci.


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