Il soffio del vento: Comunità

Comunità 

Una comunità umana sana si fonda su individui disposti ad accettare  “l’angoscia della libertà”, quella “condanna” ad essere liberi.                        Jean Paul Sartre

La comunità è definita come un gruppo di persone unite tra di loro da rapporti sociali e da vincoli organizzativi in modo da formare un corpo morale che persegue comuni interessi di natura politica e culturale, economica e sociale e religiosa.

Il termine comunità, derivato dal latino communis, appartiene al linguaggio corrente ma anche al linguaggio di molte discipline specifiche quali filosofia, sociologia, antropologia, psicologia, pedagogia con significati tecnici di non facile definizione, ed è usato anche nel diritto e nella scienza politica.

Di solito per comunità si intende, oltre a quell’insieme di persone che vivono sullo stesso territorio, che hanno origini, tradizioni, idee e interessi comuni, anche quella particolare società che fonda la convivenza dei suoi membri sui valori della reciproca accettazione e tolleranza e sullo spirito di effettiva collaborazione.

Aristotele riteneva che «l’’uomo è per natura un animale destinato a vivere in comunità», e che vive in società, in un gruppo più o meno ristretto, in una polis, in mezzo agli altri esseri umani. Ogni uomo, vivendo in una comunità politica, è condizionato, oltre che dal periodo storico, dalla cultura di origine, dal luogo di nascita e dalla comunità di appartenenza con i suoi valori e interessi, con le sue tradizioni, usi e costumi, con le sue regole e organizzazioni locali, nazionali e internazionali.

Sotto questo profilo la comunità può raggiungere un’estensione molto ampia e identificarsi con la nazione, con lo Stato. La Costituzione, in generale è la legge fondamentale di una comunità nazionale; in essa sono sanciti i principi e le norme che presiedono alla «casa comune», alla comunità politica.

Dal punto di vista sociologico, grazie agli studi e alle ricerche di Émile Durkheim, Talcott Parsons e Max Weber, la comunità è un insieme di persone che associate condividono lo stesso ambiente geografico (quartiere, paese, città, territorio), familiare e sociale e sono unite dalle stesse ideologie, legami religiosi e linguistico-culturali, da vincoli organizzativi ed economici e da rapporti e interessi comuni per il conseguimento di scopi comunitari, basati sulla cooperazione e sulla solidarietà.

Da tutto ciò deriva, per i diversi membri della comunità, sia il concetto di identità che di appartenenza. Max Weber, infatti, ha scritto: «una relazione sociale è comunità se, e nella misura in cui, la disposizione dell’agire sociale poggia… su una comune appartenenza soggettivamente sentita (affettiva o tradizionale) degli individui che ad essa partecipano». La comunità è considerata anche come luogo in cui si plasma e si definisce l’identità personale di ogni individuo. E questo processo di crescita

Recentemente papa Francesco ha scritto: «Le famiglie costituiscono il primo luogo in cui si vivono e si trasmettono i valori dell’amore e della fraternità, della convivenza e della condivisione, dell’attenzione e della cura dell’altro (Fratelli tutti, 114).

Dal punto di vista pedagogico, è molto importante che i bambini, gli adolescenti e i giovani facciano e vivono dirette esperienze di vita comunitaria sia nell’ambito delle loro famiglie, sia nelle istituzioni scolastiche, sia nelle organizzazioni del tempo libero.

Oltre alle comunità familiari e scolastiche nel corso della storia umana si sono formate anche comunità religiose e scientifiche. Le prime sono costituite da gruppi di persone che aderiscono alla medesima fede e le seconde sono formate da scienziati che condividono insieme progetti e attività di ricerca scientifica.

Pertanto sembra opportuno ricordare ciò che ha scritto lo scrittore irlandese, George Bernard Shaw: «Io sono dell’opinione che la mia vita appartenga alla comunità, e fintanto che vivo è un mio privilegio fare per essa tutto quello che mi è possibile».