L’angolo delle curiosità: Filosofia

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La filosofia non si svolge lontano dal cammino degli uomini, ma lungo il loro stesso sentiero. (Parmenide)

     Nel famoso Discorso all’Areopago san Paolo di Tarso si confrontò con alcuni personaggi greci del tempo che lo ascoltarono a lungo quando l’Apostolo delle genti spiegò loro i tratti del Dio cristiano., ma lo lasciarono allorché si mise a parlare della resurrezione della carne. L’incontro ad Atene si concluse con uno smacco per Paolo: la centralità dell’annuncio cristiano non fu accolto dal mondo intellettuale.  Solo alcuni secoli dopo si sarebbe verificato quel grandioso connubio tra la sapienza greca e il paradosso cristiano.  

     Agostino di Ippona ha scritto La città di Dio sotto l’impressione del sacco di Roma del 410.

     La scuola pitagorica fiorì a Crotone e in altre città della Magna Grecia nel VI secolo a.C. e rappresentò un indirizzo filosofico e scientifico e costituì una comunità di vita basata su convinzioni etiche, politiche e religiose. Il sommo pensatore di questa scuola fu Pitagora, filosofo e matematico nato a Samo, in Grecia, e morto a Metaponto. 

     Lucio Anneo Seneca (Cordoba in Spagna 4 a. C- Roma 65 d.C.) scrittore e filosofo, tragediografo, nacque in una famiglia dell’aristocrazia. Il padre fu un autore di importanti opere sull’arte della retorica. Fu educato a Roma, dove non tardò a conquistare una posizione di spicco nell’attività forense fino a diventare autorevole membro del Senato. In seguito ad un intrigo di corte fu esiliato in Corsica, dove rimase per sette anni, durante i quali approfondi i suoi studi di filosofia. Tornato a Roma divenne precettore e consigliere di Nerone, futuro imperatore. Fu costretto al suicidio dopo essere stato coinvolto in una congiura di palazzo.

     Arthur Schopenhauer, il filosofo di Danzica, ha profondamente influenzato la dottrina di Sigmund Freud della pulsione di morte. Nell’opera Al di là del principio di piacere, il padre della psicanalisi scrive, infatti, che «ci accorgiamo di essere approdati nel porto della filosofia di Schopenhauer, per il quale la morte è “il vero e proprio risultato, e, come tale, lo scopo della vita».

     Quando ci si imbatte nel nome di Ernest Cassirer, storico del pensiero e teoreta, nato a Breslau, in Polonia,  nel 1874 e morto a New York nel 1945, la mente corre al suo straordinario impegno di storiografo culminato nella celebre Storia della filosofia moderna, divenuta un vero e proprio classico e ad altre grandi opere, tra le quali si ricordano specialmente quelle dedicate al Rinascimento, all’Illuminismo, a Leibniz, a Cartesio e a Kant. Il mito dello Stato è il suo scritto politico più noto e significativo. Cassirer fu tra i pochi intellettuali a perorare pubblicamente la causa della Germania di Weimar.

     Graham Priest è un filosofo britannico molto famoso soprattutto tra i filosofi di professione che ha saputo coniugare la ricerca in filosofia della matematica e della logica con i principi filosofici del buddismo. La filosofia occidentale ha fondamento nel principio di non contraddizione. Ma filosofi come Graham Priest sostengono che alcune contraddizioni possono essere vere come ad esempio: «Io sono un bugiardo e mento sempre».

         Emmanuel Lévinas, filosofo ebreo di origini lituane, è stato tra i primi a far conoscere in Francia il pensiero di Edmund Husserl e Martin Heidegger. Sono gli anni che in Francia domina l’esistenzialismo di Jean Pul Sarte e Merleau-Ponty. L’originalità di Lévinas sta nell’aver guadagnato lo spazio dell’«Etica come filosofi prima» -la sua filosofia copernicana– scavando nell’immanentismo delle filosofie di Husserl e Heidegger, e scoprendo tracce di Trascendenza.


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