Scendendo dalla strada provinciale che da Cori conduce a Velletri, si percorre un lungo vialone di ghiaia, strade bianche come quelle di una volta, querce secolari olivi che costeggiano l’immissario del lago. Alla fine del sentiero, accompagnati dalla luce del sole che si riflette sulle acque del lago di Giulianello,ci si trova dinanzi allo spettacolo grandioso di un piccolo lago. Attraversando la strada e percorrendo le acque di quel corso sotterraneo che da immissario è diventato emissario, appare un paesaggio da favola, prati, ruderi di vecchie case, solitudine. A ricordarci questa bellezza “ dimenticata” è l’ex sindaco di Cori, l’avvocato Tommaso Conti in un post su fb. ” Questo è L’ultimo lembo della Campagna Romana, governata solo dalla magnificenza della natura. Qui tra il territorio del Monumento Naturale e il lago……….. vogliono farci passare la tanto discussa bretella Cisterna Valmontone”.
La struttura ormai sta entrando nel vivo, partono a breve gli espropri per l’opera che andrebbe a deturpare l’ultima parte di campagna romana il cui sguardo ne mozza ancora il fiato per l’incanto.
L’asse stradale di collegamento Cisterna – Valmontone prevede infatti la realizzazione di un’infrastruttura autostradale a due corsie che attraverserà il territorio dei comuni di Aprilia, Cisterna di Latina, Velletri, Artena, Cori, Lariano, Valmontone e Labico per un’estensione di circa 31,5 km. . Secondo i comitati contrari all’opera , “sulla bretella Cisterna-Valmontone, sono purtroppo imminenti gli espropri (1.280 particelle per 5.000 proprietari) con indennizzi economici molto al di sotto del valore di mercato.
A questo punto, la politica si divide e le opinioni pure tra chi, di questa “ Bretella” ne vede un’ opportunità, e chi invece vorrebbe essere ascoltato su altre soluzioni senza orbandosi di fronte alla natura, alla bellezza che essa regala e non si tratta di inguaribili romantici ma di chi, della vita ne afferra il vero senso.
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