Titolo: Patagonia
Genere: drammatico
Durata: 112 min
Regia: Simone Bozzelli
Soggetto: Tommaso Favagrossa, Simone Bozzelli
Sceneggiatura: Tommaso Favagrossa, Simone Bozzelli
Fotografia: Leonardo Mirabilia
Musiche (originali): Daniele Ciocchetti, Daniele Guerrini (il testo della canzone Patagonia di José Larralde è cantata da Osvaldo Behrens)
Produzione Paese: Italia, 2023
Cast: Andrea Fuorto, Augusto Mario Russi, Elettra Dallimore-Mallaby, Alexander Benigni, […]
Il film “Patagonia”, opera prima di Simone Bozzelli, descrive le vicissitudini drammatiche di Yuri (Andrea Fuorto), un giovane alla soglia dei vent’anni, fino ad allora cresciuto e coccolato dalle tre zie, con cui vive alternativamente secondo un avvicendamento casuale. Yuri è viziato, non ha alcuna esperienza di vita vissuta autonomamente, non sa esprimere emozioni, non un sorriso sul suo volto, non è per niente empatico e non sa cosa sia l’empatia La sua esistenza procede senza intoppi finché in una festa di compleanno viene attratto dalla bravura di Agostino (Augusto Mario Russi), un animatore tatuato e con un piercing alle labbra, che si diverte a far giocare i bambini e che si sposta da un paese all’altro con un camper. Yuri viene per istinto coinvolto sentimentalmente da Agostino e decide di andarsene con lui per acquisire un’indipendenza, di cui non aveva avvertito sino ad allora sentore, e per andare alla ricerca della libertà in un luogo indefinito qual è la Patagonia come recita l’omonima canzone: “Patagonia, Patagonia, tierra de ángeles sufridos/ Ayer te hirieron las balas, hoy te hieren los olvidos, Patagonia/ Patagonia, Patagonia, destinada al sacrificio/ Por los que miran de lejos, como ha indefinido sitio, Patagonia/ Que destino puede darte, quien no asume tu destino/ … ( Patagonia, Patagonia, terra di angeli sofferenti/ ieri ti feriscono i proiettili, oggi ti ferisce l’oblio, Patagonia/ Patagonia, Patagonia, destinata al sacrificio/ per chi guarda da lontano, esiste un luogo indefinito, la Patagonia/ Cosa ti può dare il destino, chi non si assume il tuo destino/ …). Yuri e Agostino, allora, spinti da un incipiente e velato innamoramento, intraprendono un viaggio senza una meta vivendo nello spazio ristretto del camper in nome di un sogno, quello della libertà che solo il viaggio in Patagonia può dare. È quello stesso camper che, pur muovendosi in spazi immensi e gradevoli alla vista, si trasforma in una gabbia, da cui risulta difficile uscire e dove si instaura una graduale e molesta diatriba tra l’io e l’altro, tra perfidia e bonarietà, tra astuzia e ingenuità, tra sottomissione e libertà.
Patagonia è un film sobrio e penetrante, lento nel suo procedere ma profondo nella sua essenza, dove non si risparmia né la commozione né lo sdegno. Patagonia infatti contiene una lucida e chiara riflessione, senza moralismi, sulle sofferenze degli individui, buoni o cattivi, colpevoli o innocenti, e descrive, realisticamente, senza esprimere alcuna posizione, lasciando così aperta ogni interpretazione soggettiva, e con una manifesta vivacità intellettuale, le vicende umane alla luce dell’esistenza dell’essere e della sua libertà. E lo fa con una ricerca continua dei sentimenti che sgorgano, attimo dopo attimo, sequenza dopo sequenza, attraverso una splendida fotografia e le dolci note musicali ben adatte ad una recitazione funzionale e precisa. Da un pensiero semplice Patagonia, grazie ad una sagacia compositiva e un ritmo calmo che però non lascia distrazioni, porta lo spettatore ad un pensiero complesso e articolato, tant’è che induce ad interpretare l’acquisizione di consapevolezza e di maturità di Yuri che si potrebbe esprimere con le parole di Lev Tolstoi: l’antico inganno della gioia della vita che attutiva il terrore del drago ormai non m’inganna più. E, da un pensiero semplice, Patagonia conduce anche a ragionare sull’idea di libertà perché risulta chiaramente che la libertà non è libertà dal momento che viene confutata dal sentimento. La libertà, in definitiva, è destinata a rimanere idea dal momento che quando si ottiene si viene a creare una situazione nuova che la rende effimera. La libertà, in altre parole, è una chimera destinata a rimanere tale qui e ovunque, ora e sempre.
Il film Patagonia è stato presentato in anteprima al Festival del Cinema di Locarno 2023.
Francesco Giuliano
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