Quando si dice i Classici

L’audacia del gran Cesare ognuno certo sa / egli era potentissimo,pareva un dio sopra l’altare/ eppure Bruto lo assassinò/ l’eroismo costa caro,anche i duci riduce a mal partito../E Brecht testardo chiedeva perché /i ricchi sono ricchi e diventan ricchi sempre di più/ e alfine lo bandirono…/che ficcanaso, che curiosone quello lì! /Le smanie costan caro: /riducono la gente a mal partito,/sicché beato chi non ne ha… (B.Brecht,Poeisie e canzoni).
Ogni allusione non è puramente casuale, a partire da Gramsci, “bandìto” dal regime fascista, a Enzo Biagi da Berlusconi, fino al”povero” Fazio da Salvini (e siamo solo all’inizio). Fazio non mi è stato mai simpatico -barone, buonista,untuoso, falso modesto/dimesso- comunque il suo buon servizio l’ha sempre fatto sia pure appesantito dalla pleonastica,per me insoffribile ancella Littizietto! Comunque un equo “servitore” così dell’azienda Rai come del pubblico che lo ha seguito, dunque, dello Stato.Il discorso concerne il cesarismo di quel Salvini,inarrestabile e sfrenato nella sua resistibile ascesa al potere (vedi Arturo UI di Brecht) sotto l’egida non già della svastica nazista bensì di uno stivale da poliziotto italico (con tutto il rispetto del corpo di Polizia che con lui non c’entra!). Mi ha molto confortato la sollevazione popolar-sindacale dei pensionati, era ora! Che questo governo sia a favore dei ricchi in forme subdole e camuffate è un fatto conclamato, che sia ignorante,inconcludente e becero pure. Che sia amato dal popolo sovrano e pur sovrastato dalle sue catastrofiche puttanate è sempre meno comprensibile.Fiorello è un bravo intrattenitore,attore e performer, che torni a rallegrare le prime serate televisive va bene, ma che il povero,mite Gad Lerner sia costretto a vegliare dalle 23 in poi della sera-notte,vista anche la sua età, è una crudeltà! D’altra parte vuolsi così colà (in Rai) dove il gran Cesare oramai puote! Speriamo che ci lascino almeno la Lucia, lei sì Annunziata (come quella di Antonello da Messina, per lo sguardo un pò di sguincio!). La Lilì Perbèn che, tutte le sere sotto quel lampion (telecamere), alle 81/2, seduta in bilico sul suo trespolo -come una faraona-, a ricevere i suoi clienti snodando le sue forme,dai tacchi in su…! Che dire di Stefano Massini, assurto dai Lehman di New York (Lehman trilogy) al soglio pontificio della tv nazionale (da Formigli?). L’altra sera ha infilato un pistolotto sulla “retorica” prendendo spunto da un genitore bianco che assisteva,da poco lontano, a una partita di calcio di bambini: inveiva contro un ragazzino nero che sopravanzava il figlio riempendolo di insulti. Il buon Massini, spettatore di passaggio e per caso, rimase muto a osservare trattenendosi dall’intervenire pena il rischio di incorrere nella retorica: o mioddio, mi sono detto,non sarà stato,invece, per paura, per evitare una sparatoria,chissà, un tafferuglio? No,disse il Massini, unicamente per non essere retorico….Avrò capito bene? “O dio del ciel/ se fossi una colomba…” cantava Nilla Pizzi in un lontanissimo San Remo. Solo per mollare un escremento in testa a chi dico io! (gmaul)