Ricordo di Brunetto Cannucciari

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Bruno nel cuore. Si è spento a gennaio 2006 Bruno Cannucciari – cestista molto conosciuto a Latina – impiegato postale a Borgo San Michele. Bruno era l’esempio di come condurre in modo esemplare l’esistenza. Una brutta malattia l’ha strappato alla vita a soli 44 anni, in un
pomeriggio di sole. I parenti e gli amici erano giorno e notte davanti la stanza dell’ospedale Goretti. La speranza era tanta insieme alla consapevolezza della gravità delle condizioni di salute. I medici hanno fatto di tutto ma, alla fine, il cuore di Bruno ha ceduto. Quando è spirato non era solo, in tanti vicini a lui, dimostrazione di affetto, simpatia, umana comprensione. Ho conosciuto e allenato questo ragazzo tutto buone maniere, timido
e riservato, quando aveva appena 16 anni ed era un appassionato giocatore di basket che calcava i l campo dell’Oratorio Salesiano, vicino la sua abitazione. Era filiforme – elegante nei movimenti – si adattava a tutte le soluzioni tecniche. Brunetto era sopannominato Karl Malone, giocatore della Nba americana, detto per il suo modo di imbucare sempre il pallone.La passione gli è rimasta sempre, tanto da partecipare al Torneo Amatori a Pesaro con la sua band di (veri) amiconi inseparabili che hanno organizzato nel 2016, a dieci anni dalla morte, un evento. si è tenuruto il memorial cannucciari nell’ambito del torneo Tosarello all ‘Arena Prampolini. Pochi giorni prima della scomparsa era in tribuna al PalaBianchini a tifare per la Cuomo. Bruno ha sempre lavorato alle Poste, prima in Veneto poi a Borgo San Michele dove era benvoluto da tutti, le famiglie non vedevano l’ora di vederlo. Al funerale, nelle chiesa di San Marco, centinaia di persone commosse.Il “Cannecchia”, come lo chiamavano, ha superato brillantemente dure prove nella sua vita, si è fermato all’ultima stazione ma uno come lui lascia un ricordo particolare. Se pensi ai suoi comportamenti pacati, allo stile impeccabile, all’educazione perfetta puoi dire d i aver imparato tanto da un’amicizia. E le cornee che Bruno ha donato, grazie al gesto nobile dei familiari, hanno contribuito a dare la luce a qualcuno. Lui avrebbe voluto


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.