Le palme, a Sabaudia, sono ormai solo un lontano ricordo. La loro quasi definitiva scomparsa ha impoverito in quantità e bellezza il ricco patrimonio arboreo di una volta, per il cruccio di una preponderante fetta di cittadini.

Difficile, se non impossibile, recuperare l’antico splendore, ma per l’ex consigliere Marcello Pastore una soluzione ci sarebbe per riportare, almeno parzialmente, il fascino di una volta nei luoghi più bersagliati dalla moria delle piante di fondazione, il centro storico e Piazza Roma, quella volgarmente denominata Piazza delle Palme.

“Abbiamo un cospicuo numero di palme americane distribuite lungo due zone della città, via Conte Rosso e via Giorgio Gaber – scrive Pastore -. Le prime sono a ridosso dell’eucalipteto frangivento, le altre sui marciapiedi di via Gaber”.

“Considerando che, in linea di massima, tutte le specie di palma non subiscono grossi traumi dopo il trasloco, in quanto il loro apparato radicale si compone di una miriade di piccole radici che attecchiscono velocemente nel nuovo terreno d’impianto con opportuni bioattivitori”, l’idea dell’ex consigliere sarebbe quella “di trapiantare gli esemplari più importanti di via Conte Rosso (nel numero di 6 – 8) nelle aiuole di Largo Giulio Cesare, con le rimanenti palme di via Conte Rosso e quelle di via Gaber da piantumare in piazza Roma, secondo uno schema più rado”,

Per ora è solo un’idea, ma Pastore spera che possa diventare proposta concreta da sottoporre all’attenzione dei futuri amministratori della città, sulle orme del modello di democrazia partecipata fortemente sostenuto,


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