“Dune”, un film dalla smisurata fantasia che descrive l’irresolubile umano agire di cui mostra l’universalità nello spazio e nel tempo

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Titolo: Dune

Titolo originale: Dune: Part One

Regia: Denis Villeneuve

Soggetto: Frank Herbert (Dall’omonimo romanzo)

Sceneggiatura: Eric Roth, Denis Villeneuve, Jon Spaihts

Musiche: Hans Zimmer

Produzione Paese: USA, 2021

Cast: Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Charlotte Rampling, Dave Bautista, Stephen McKinley Henderson, Zendaya, David Dastmalchian, Chang Chen, Sharon Duncan-Brewster, Jason Momoa, Javier Bardem, […]

Rifacimento cinematografico del primo capitolo della serie Dune di Frank Herbert, già trasposto con il precedente Dune (1984) di David Linch, questo omonimo film di Denis Villeneuve si avvale, rispetto al precedente, di mezzi tecnologici molto più avanzati, generando una visione più coinvolgente e suggestiva dai toni fortemente violenti e dalle immagini inquietanti che superano la comune fantasia umana.

Il mio pianeta Arakis è così bello quando il sole è basso. A volte sopra la sabbia si vede la spezia nell’aria. Gli stranieri saccheggiano le nostre terre sotto i nostri occhi. Sono crudeli verso il nostro popolo. Non so altro di loro. Che ne sarà del nostro mondo? Inizia con questa amara riflessione di Chani (Zendaya), – l’eroina del popolo dei Fremen che vive continuamente nei sogni di Paul Atreides (Timothée Chalamet) -, questo remake che, a differenza del precedente, già sta riscuotendo grande successo di pubblico. Paul, figlio del duca Leto Atreides (Oscar Isaac) e di Lady Jessica (Rebecca Ferguson), è un giovane continuamente tormentato dai suoi sogni e dai dubbi che lo arrovellano continuamente, ponendolo tra l’“essere o non essere” shakespeariano. Tant’è che confida al padre: E se io non fossi il futuro della casa Atreides?… Un grand’uomo non cerca di essere un leader, è chiamato ad esserlo – è la risposta sagace e diretta del padre.

Paul si trova a vivere in un mondo tecnologicamente avanzato – è l’anno 10191 –, ma di stampo medievale, dominato dagli Hakkonen, un popolo che non possiede neppure un briciolo di umanità e che esprime, attraverso la bruttezza informe e oscura di ogni suo individuo, una cattiveria senza limiti magnificamente impersonata dal turpe e  ambiguo barone Vladimir (Stellan Skarsgård).  Paul, tuttavia, rimasto orfano di padre, si trova a vivere con la madre in un pianeta deserto dominato da enormi vermi, lunghi fino a trecento metri, che percorrono le dune con grandissima velocità e inghiottono nella loro spirale qualunque cosa li richiami. Quel deserto, tuttavia, è ricco di Spezia, unica sostanza preziosa a cui tutti ricorrono per le sue proprietà eccellenti.

Al di là del contenuto fantastico di Dune, arricchito da scenari mozzafiato e da costumi fantasiosi e bizzarri e da un cast eccezionale costituito, tra gli altri, da Timothée Chalamet (già protagonista pregevole del film Chiamami con il tuo nome di Luca Guadagnino del 2017), Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Charlotte Rampling, Javier Bardem, esprime uno sfogo pessimistico sul futuro e sul significato esistenziale dell’essere umano, coinvolto per sua natura nell’eterna diatriba tra il bene e il male, per cui nulla si può al fine di cambiare i suoi malversi e radicati connotati. Rimane soltanto la speranza. Ed esprime anche il seguente messaggio: neppure il progresso tecnologico, che avanza a ritmo serrato senza alcun impedimento, riuscirà a dare un po’ di umanità all’essere umano intriso di perenne disumanità. E lo fa richiamando il pubblico con un magnifico spettacolo accattivante e coinvolgente.

Presentato in anteprima mondiale alla 78° Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia 2021, Dune ha ricevuto il Premio per il Migliore regista a Denis Villeneuve al TIFF (Toronto International Film Festival) 2021.

Filmografia

Un 32 aout sur terre (1998), Maelström (2000), Polytechnique (2009), La donna che canta (2010), Prisoners (2013), Enemy (2013), Sicario (2015), Arrival (2016), Blade Runner 2019 (2017). 

Francesco Giuliano


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).