La 50^ Giornata della Terra, un evento che invita l’umanità a proteggerla e rispettarla – One people one planet

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Oggi, 22 aprile 2020, si celebra la 50^ Giornata della Terra, istituita nel 1970. Essa è caratterizzata dal motto one people one planet, che ci invita a porci la domanda: La Terra è la nostra nutrice. Come la trattiamo e come la dovremmo trattarla? Basterebbe che tutti i suoi abitanti avessero la consapevolezza degli errori che fanno nei suoi confronti al fine di trattarla con riguardo perché da essa dipende la qualità della vita umana e anche di tutti gli esseri viventi animali e vegetali. Molti sono gli errori, basti pensare sulle montagne di plastica abbandonate nell’ambiente o all’inquinamento delle acque, del suolo e dell’aria. Ma uno degli errori più gravi è il disboscamento incontrollato come sta avvenendo in Brasile, con una perdita del 30% circa di foresta tropicale, nella Repubblica Democratica del Congo con una perdita del 10% della superficie boschiva, e in diversi Stati dell’Asia Sud-orientale (Indonesia, Cambogia, Laos, Malesia) con una perdita del 10% della foresta. Ma la deforestazione avviene anche in alcuni Stati europei (Portogallo, Svezia, Finlandia) sebbene in misura minore. I fattori che provocano il disboscamento, che sta determinando un grosso problema per l’umanità, sono gli incendi (nel 2019 migliaia di ettari di foresta sono andate perdute sia in Brasile che in Australia), la produzione di legname, uso del terreno ricco di humus per la coltivazione agricola, l’urbanizzazione, ecc. Quali sono gli effetti di tutto ciò negli equilibri naturali? I boschi e le foreste sono i polmoni della Terra in quanto, grazie alla fotosintesi clorofilliana, essi naturalmente assorbono dall’aria anidride carbonica CO2 e producono ossigeno O2. Ogni animale durante la respirazione sottrae dall’aria ossigeno e immette anidride carbonica. Quindi c’è un equilibrio tra i vegetali e gli animali che non deve essere alterato. Si noti che l’anidride carbonica è presente nella composizione dell’aria secca al livello del mare in quantità pari a 0,03% e il suo aumento sta determinando quel fenomeno che si chiama effetto serra. Ciò comporta il riscaldamento atmosferico con conseguente fusione dei ghiacciai sia ai poli terrestri che sulle montagne, che determina l’innalzamento del livello del mare. All’aumento dell’anidride carbonica influiscono in gran misura la circolazione dei mezzi pesanti e delle auto, il trasporto aereo, il riscaldamento domestico prodotto da combustibili, le industrie, ecc. . L’ossigeno, come già detto, è necessario per la respirazione di tutti gli animali, compreso l’uomo. Senza ossigeno si muore così come sta dimostrando la Covid-19 che causa la polmonite, cioè l’infiammazione acuta degli alveoli polmonari che blocca lo scambio gassoso dell’ossigeno tra polmoni e sangue. Si immagini, se la quantità di ossigeno, che costituisce l’aria per il 21% circa, diminuisse, cosa potrebbe succedere? Per sensibilizzare l’opinione pubblica quest’anno, a partire dal 1 aprile, è stata attivata l’app Earth Challenge 2020, per avviare una grande campagna scientifica rivolta a tutti i cittadini, che possono scaricare per monitorare personalmente la salute dell’ambiente in cui vivono.

Francesco Giuliano


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).