LATINA- Il Sistema sanitario di emergenza urgenza della provincia di Latina in base al DPR 27 marzo 1992 e alla delibera del Consiglio regionale del Lazio 1004 del 1994 è articolato in un sistema di allarme sanitario gestito dalla Centrale Operativa del 118, da un sistema territoriale di soccorso costituito dalle ambulanze e dalle automediche distribuiti sul territorio, da una rete di presìdi di prima risposta sul territorio costituita da sette Punti di Assistenza territoriale (PAT, ex punti di Primo intervento che, in base al principio della gradualità delle cure devono garantire un primo intervento medico in caso di: patologie diagnosticate ed ingravescenti; malesseri non ben definiti; piccoli atti medico–chirurgici; diagnostica strumentale semplice e la stabilizzazione del paziente in fase critica attivando, ove necessario il trasporto presso l’ospedale più idoneo secondo protocolli definiti) e da una rete di risposta ospedaliera costituita oramai da soli quattro presidi: Latina, Terracina, Fondi e Formia dopo la chiusura di Cori (62 p.l.), Sezze (144 p.l.), Priverno (115 p.l.), Gaeta (135 p.l.) e Minturno (50 p.l.).

Il numero di accessi ai servizi di Pronto Soccorso ospedalieri è stato nel 2018 di 150.906, di 149.746 nel 2019 e di 106.068 nel 2020.

L’ospedale Santa Maria Goretti di Latina è sede di Dipartimento di Emergenza Accettazione (DEA) di II livello ed in quanto tale ha come bacino di utenza le province di Frosinone e Latina, per complessivi 1.064.287 abitanti. In base al DM 70 del 2015 è dotato di reparti di Medicina Interna, Chirurgia Generale, Anestesia e Rianimazione, Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Cardiologia con Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (U.T.I.C.) con emodinamica interventistica, Neurologia, Psichiatria, Oncologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Urologia, Neurochirurgia, Cardiochirurgia e Rianimazione cardiochirurgica, Chirurgia Vascolare, Chirurgia Toracica, Chirurgia Maxillo-facciale, Chirurgia plastica, Endoscopia digestiva ad elevata complessità, Broncoscopia interventistica, Rianimazione pediatrica e neonatale; sono altresì presenti servizi di Radiologia con TAC, ecografia e Radiologia interventistica, Laboratorio, Medicina Nucleare e Servizio Immunotrasfusionale.

L’ospedale è dotato di un Pronto Soccorso che è la struttura organizzativa ospedaliera deputata ad effettuare in emergenza-urgenza stabilizzazione clinica, procedure diagnostiche, trattamenti terapeutici, ricovero oppure, nel caso di patologie acute ad elevata complessità il trasferimento urgente al centro regionale di competenza (centro ustioni, centro trapianti, unità spinale, ecc.), in continuità di assistenza, secondo protocolli concordati per patologia (es. reti assistenziali ad alta complessità).

Con DGR 187/2016 la regione aveva assegnato all’azienda USL Latina un finanziamento per prevedeva, tra l’altro, l’ampliamento del Pronto Soccorso; i lavori sono stati conclusi nel 2020, ma i lavori interni nel mese di giugno 2021 non erano stati ancora conclusi per cui i nuovi locali non erano ancora utilizzabili per ospitare i pazienti.

Nell’anno 2018 l’83,1% dei pazienti in codice giallo ha dovuto attendere al servizio di pronto soccorso dell’ospedale di Latina per un tempo superiore ai 15 minuti, mentre il 38,3% dei pazienti in codice verde ha dovuto attendere per più di 80 minuti. Il tempo medio di permanenza al PS era stato di 285 minuti (dati SIES).

Tra gli obiettivi assegnati dalla regione al direttore generale per l’anno 2019, confermati per l’anno 2020 c’era proprio quello relativo alla riduzione dei tempi di accesso e di permanenza al Pronto Soccorso.

Oltre ai locali al PS manca anche il personale e solo ora si avvia a conclusione il concorso per la copertura di 48 posti di dirigenti medici nella disciplina di medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza.

Ma il problema più grave è rappresentato dalla carenza di posti letto di specialità in quanto, nonostante il Decreto del Commissario ad acta n. 257 del 2017 abbia fissato per il Goretti n. 524 posti letto, secondo la Relazione sulla performance 2020 sono complessivamente 439 ma secondo il sito “open data” del Ministero della salute sarebbero solo 366 oltre a 25 p.l. di day hospital e 21 di day surgery.

In molti reparti quelle che erano sale di degenza sono state occupati da ambulatori, studi medici e uffici riducendo la capacità ricettiva di reparti anche importanti come l’ematologia dove sarebbe stato collocato l’ufficio del medico competente.

Pertanto, i medici del PS, dopo aver visitato i pazienti arrivati e, ove necessario effettuato gli accertamenti del caso e prestato le prime cure, se ritengono che un soggetto debba essere ricoverato in un reparto di degenza e che lì non ci sia disponibilità di posti letto, sono costretti a trattenerli con tutte le conseguenze possibili oltre che con responsabilità circa la salute degli stessi.

In attesa della costruzione del nuovo ospedale è urgente che tutti i reparti di degenza vengano liberati da ambulatori, uffici ecc. spostandoli nella palazzina direzionale o in altri locali possibilmente all’interno del recinto ospedaliero e che vengano ripristinati i letti per assicurare le cure necessarie ai malati.

Franco Brugnola


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