Emilio Fede non è un pappone, Mattarella gli dia la grazia.

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Emilio Fede sarà un coglione, certamente non è un pappone!

L’ex Direttore del Tg1, inviato di guerra e scorta mediatica di Aldo Moro poi approdato alla corte Fininvest, è stato per tutta l’età dell’oro berlusconiana al timone del Tg4. Fazioso ogni oltre limite, leccaculo orgoglioso di esserlo e perciò degno di stima, malato di gioco d’azzardo e meteorine, a 87 anni suonati Emilio fede non merita certo di finire ai domiciliari.

Le accuse sono quelle che lo perseguitano oramai da tantissimi anni. Riguardano le notti di Arcore, il cosiddetto “Bunga Bunga” ed una sua tendenza a procacciare ragazze per il capo.

Vi pare possibile che una ragazza sveglia e pronta a tutto, una volta varcata la soglia di Arcore, chieda il permesso a Fede per fare chissà cosa con Berlusconi?

Si tratta, evidentemente, di un reato immaginario frutto del voyeurismo perverso di qualche magistrato.

“Sciupone l’africano”,  definito così per via delle cronache un po’ troppo dispendiose dall’Africa, sta valutando di richiedere al Capo dello Stato Mattarella la grazia.

Sarebbe cosa buona e giusta se il Presidente concedesse ad una vecchia colonna della storia giornalistica italiana (altro soprannome: suo ammogliato speciale, a causa del matrimonio con Diana De Feo, figlia di Italo, importante dirigente Rai) di poter trascorrere gli ultimi anni della vita in un regime di completa libertà.

Del resto l’Emilio è stato scansato da tutti, inclusi gli amici di sempre. Berlusconi lo cacciò da Mediaset per una brutta storia di soldi che Fede aveva chiesto al Cav per Lele Mora, salvo poi prendersene un parte e si dice che galeotta fu una intercettazione di Fede con il suo personal trainer nella quale l’ex Direttore diceva che “la vera storia di Berlusconi è mafia, mafia, mafia”.

Comprensibile il risentimento, eppure Silvio deve molto al suo amico Emilio: per decenni, ogni sera dalle frequenze di Rete4, il Direttore incantava una masnada di casalinghe di Voghera, nonne devote al santo di Arcore che, pur di votarlo sulla scheda elettorale, si sarebbero fatte esplodere in una pubblica piazza.

Insomma, questo Fede vecchio, solo, senza più potere danaro e donne suscita così tanta tenerezza che il Presidente Mattarella potrebbe, cristianamente, concedergli la grazia.


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