Fumano a scuola, tutti sospesi: la solidarietà della rete degli studenti. Un provvedimento, quello adottato dal preside del Liceo Scientifico Ettore Majorana di Latina, che non va giù alla Rete degli Studenti Medi. Il dirigente scolastico ha infatti sospeso indiscriminatamente moltissimi alunni, quelli che frequentano classi poste allo stesso piano dei bagni in cui, come si è scoperto, diversi studenti usavano recarsi per fumare di nascosto.

Stigmatizzando il comportamento dei pochi colpevoli, il Coordinatore Provinciale della Rete degli Studenti Medi, Marco Pampena, ha voluto rendere nota la sua posizione con un comunicato.

“Ai giornali, agli studenti, alla cittadinanza tutta La Rete degli Studenti Medi esprime la totale solidarietà agli studenti e ai rappresentanti del liceo scientifico ‘Ettore Majorana’. Consideriamo la battaglia contro il fumo nelle scuole di primaria importanza, per cui è importante rispettare i divieti per una convivenza civile. Tuttavia anche le battaglie più giuste devono essere combattute con le armi appropriate, critichiamo duramente dunque la decisione della presidenza del liceo, con cui già sono cominciati dei colloqui, di sospendere tutte le classi del piano interessato. Inoltre, secondo lo Statuto degli Studenti, testo imprescindibile nella legislazione studentesca a cui ogni regolamento scolastico deve fare riferimento, la sospensione deve essere sempre individuale e con finalità educative. La sospensione non può quindi, in alcun modo colpire, laddove non si trovino i colpevoli, in maniera generalizzata”

Prosegue il comunicato: “Questa, tuttavia, non è l’unica infrazione giuridica della presidenza. La decisione della sospensione, sempre ai sensi dello statuto degli studenti, deve sempre passare nei consigli di classe che garantiscono, per la presenza dei rappresentanti degli studenti e dei genitori, il processo democratico imprescindibile in qualsiasi scuola. La preside ha deciso di scavalcare gli organi democratici garantiti dallo stato, azione ancor più grave essendo stata commessa da un pubblico ufficiale. Nonostante la gravità dell’azione commessa da pochi studenti la preside non può in alcun modo scavalcare la legge e i diritti ad essa correlata e pensiamo che la questione non si possa ridurre ad una questione etica essendo state commesse delle gravi infrazioni legali”.

Si attendono dunque sviluppi, ma per ora gli studenti restano sospesi


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