Giovani ladri e scassinatori: due ragazzi assegnati alla comunità di recupero dal giudice

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LIVORNO – Su ordine del Gip del Tribunale per i Minorenni di Firenze, i Carabinieri di Livorno, in collaborazione con i colleghi della Stazione CC di Catanzaro, hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di due minori gravemente indiziati, in concorso tra loro, di aver commesso vari furti in esercizi commerciali e pubblici del capoluogo labronico.

Le indagini, svolte dai militari di Livorno, sono state avviate subito dopo l’intervento avvenuto nella notte del 4 febbraio, quando, nel quartiere di Ardenza, alcuni ragazzi avevano divelto la telecamera di sorveglianza e tentato di forzare la porta di una giostra per bambini sita sul lungomare, facendo scattare il fumogeno che funge da dispositivo di dissuasione. In quell’occasione alcuni testimoni avevano riferito ai Carabinieri del pronto intervento di aver visto tre ragazzi, di cui due in bicicletta, allontanarsi dal luogo del fatto. Quella stessa notte, in concomitanza con le ricerche dei tre giovani, alla Centrale Operativa dei Carabinieri era pervenuto anche il segnale di allarme intrusione relativo ad un noto ristorante, distante 500 metri dal luogo della giostra. La pattuglia, intervenuta rapidamente sul posto, aveva constatato l’effettiva forzatura della porta di ingresso e l’asportazione del fondo cassa, ammontante a circa 500 euro. Dall’esame delle telecamere del ristorante i Carabinieri hanno ricostruito la dinamica e constatato che due individui, subito riconosciuti nei due minori in questione, dopo aver forzato la porta a vetro, erano entrati nel locale. Dalla visione, inoltre, dei files registrati dal circuito di videosorveglianza del comune, i Carabinieri hanno appurato che, oltre ai due giovani ripresi dalle telecamere del ristorante, vi era un terzo giovane, anch’egli identificato, che insieme agli altri due era giunto al ristorante con loro e che, dopo aver commesso il furto, si era allontanato sempre con i prefati.

Per i due giovani, nativi di Livorno e qui residenti, benché già inseriti, per altra causa, presso alcune strutture di recupero, è stato deciso il collocamento presso quelle comunità per minori. Tale misura implica l’allontanamento dei ragazzi dal proprio contesto familiare e il loro affidamento ad una struttura riconosciuta, autorizzata a vigilare costantemente sulle loro attività e a dare loro delle prescrizioni utili ad intraprendere uno specifico percorso rieducativo.

 

 


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