Il convegno sul nuovo ospedale con il presidente Giani

Il nuovo ospedale è "una scatola da riempire", il vecchio diventerà un polo per la formazione

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LIVORNO – Diritto alla salute, livelli occupazionali, analisi e superamento delle criticità, futuro e programmazione. Questi i temi cardine affrontati al convegno di ieri nella sala conferenze della Provincia per parlare di sanità, servizi, nuovo ospedale e territorio, indetto dal comune di Livorno in collaborazione con l’Asl Toscana Nord Ovest. “Il nuovo ospedale è una prospettiva importante ma non deve essere solo una scatola, bisogna capire che tipo di sanità fare all’interno” dichiarano i relatori riguardo alla nuova struttura che sarà pronta secondo le previsioni tra quattro o cinque anni. Nel frattempo per quanto riguarda il vecchio ospedale di viale Alfieri bisognerà “accompagnarlo alla fine mantenendo i servizi e in futuro farne una ricchezza per la città, una nuova cittadella della salute che guardi alla formazione”. Ospiti del convegno oltre il sindaco Luca Salvetti e l’assessora all’urbanistica Silvia Viviani, il presidente della Regione Eugenio Giani, l’assessore alla sanità della Regione Simone Bezzini e il direttore generale Asl Toscana, Maria Letizia Casani.

“La prospettiva della realizzazione del nuovo ospedale – dichiara Giani – è un fatto positivo per tutto il sistema sanitario livornese. Risorse sempre più ingenti e personale sono le sfide più importanti – continua – per Livorno quando sarà completato il progetto esecutivo, sperando che partano al più presto i lavori. A guadagnerà sarà tutto il territorio”. Collaborazione con le Case della Salute, alleggerimento del Pronto Soccorso, potenziamento degli standard professionali e collaborazione con le altre strutture, in particolare con l’ospedale di Pisa. E c’è anche un primo input riguardo il potenziamento del reparto di diagnostica per immagini, la radiologia, che potrebbe diventare un punto di forza della nuova struttura. “La forma migliore per saldare la convivenza urbana al diritto alla salute – interviene Silvia Viviani – è creare un ospedale di città aperto alla città, immerso nel verde a due passi dalla stazione”. “Accompagnare il vecchio alla fine per il nuovo – parla anche la dirigente Asl Casani – mantenere con orgoglio nonostante le carenze strutturali il glorioso Alfieri e le sue eccellenze che non sono poche”. Trattamento fine vita, diciotto primariati, cura di tutte le patologie, cartella clinica digitale, sono queste ed altre le eccellenze citate dalla Casani che in chiusura garantisce il massimo sforzo per uno dei problemi più gravi dell’Asl livornese, le attese ambulatoriali per gli esami prenotati tramite Cup. “Sottolineatura positiva per il lavoro svolto da Salvetti – per l’assessore Bezzini – ci troviamo davanti a un bivio e come Regione Toscana puntiamo tutto sulla prestazione pubblica dando priorità al sistema della salute. Sì al nuovo ospedale ma verso una struttura che presti attenzione alla prevenzione e all’innovazione nella presa in cura del malato e nell’approccio multidisciplinare, riducendo gli accessi impropri al Pronto Soccorso e il collo di bottiglia del Cup”. Cigl, Cisl e Fials sono intervenuti al convegno con i loro rappresentanti sindacali richiedendo più assunzioni. Presenti in sala numerosi esponenti politici, medici e dirigenti. In riferimento all’utilizzo della vecchia struttura ospedaliera che verrà dismessa è stato annunciato un altro convegno.


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Divento giornalista pubblicista nel 2012 lavorando per Il Tirreno per quattro anni e mezzo nella redazione della cronaca di Livorno, in seguito faccio varie esperienze personali sempre volte ad accrescere la mia esperienza professionale. Ho collaborato con più di un giornale on line, guidandone alcuni, ho lavorato come addetto stampa nel campo della politica, dello sport e dello spettacolo, attualmente affianco la professione giornalistica a quella di scrittore.