Opportuno, necessario, segnale di un serio impegno civile l’incontro al Comune (Sala De Pasquale) sul tema “Eutanasia legale”,organizzato dallo stesso Comune (Patrizia Ciccarelli) con l’Associazione Luca Coscioni e la chiesa Pastafariana Italiana. Oltre agli interessanti e illuminanti interventi di grande emozione sono stati quelli della compagna-moglie di Welbi e del padre di Eliana Englaro. L’una pacata e analitica nel suo ricordo-lezione, testimonianza di un’esperienza di vita e dolore connotati da un coraggio e intelligenza ammirevoli. L’altro, di una schietta, ferrea forza di volontà nel continuare a portare avanti una “guerra mondiale” contro ogni stortura legale e non, contro ogni presunta impossibilità di abbattere la muraglia di ignoranza e illogico rifiuto dell’evidenza di una non vita . A lui, a tutti -cattolici e non esenti da pregiudizi e falsa morale- dedichiamo una struggente ballata di Guido Ceronetti.

BALLATA DI ELUANA ENGLARO DEBOLE MORTA,DA MACCHINE CRUDELI TRATTENUTA IN OSCURATA VITA
Elì Elì làmma ‘azaftàni? Salmo 22,1

Urlate urlate urlate urlate./Non voglio lacrime.Urlate./Idolo e vittima di opachi riti/Nutrita a forza in corpo che giace/ Io Eluana grido per non darvi pace.// Diciassette di coma che m’impietra/Gli anni di stupro mio che non ha fine./Una marea di sangue repentina/Angelica mi venne e fu menzogna/Resto attaccata alla loro vergogna// Ero troppo felice? Mi ha ghermita/Triste fato una notte non finita./Gloria a te Medicina che mi hai rinata/Da naso a stomaco una sonda ficcata/Priva di morte e orfana di vita// Ho bussato alla porta del Gran Prete/Benedetto: Santità fammi morire! / Il Papa è immerso in teologica fumata/Mi ha detto da una finestra un Cardinale/Bevi il tuo calice finché sia secco/Ti saluta Sua Santità con tanto affetto// Ho bussato alla porta del Dalai lama. /Tu il Riverito dai gioghi tibetani/Tu che il male conosci e l’oppressura/Accendimi il Nirvana e i tubi oscura/Ma gli occhi abbassa muto il Dalai Lama// Ho bussato alla porta del Tribunale/E il Giudice mi ha detto sei prosciolta/La Legge oggi ti libera ma tu domani/Andrai tra di altri giudici le mani./ Iniquità che predichi io gemo senza gola/Bandiera persa qui nel gelo sola// Ho bussato alla porta del Signore/ Se tu ci sei e vedi non mi abbandonare/Chiamami in cielo o dove mai ti pare/Soffia questa candela d’innocente/Ma il Signore non dice e non fa niente // Ho bussato alla porta del padre mio/Lui risponde! Figlia ti so capire/Dolcissimo io vorrei darti morire/Ma c’è una bieca Italia di congiura/Che mi sentenzia che non è natura // E il mio papà piangeva da fontana/ Me tra ganasce di sorte puttana./Cittadini,di tanta inferta offesa/Venga alla vostra bocca il sale amaro./Pensate a Eluana Englaro .

(All’alba del 18 gennaio 1992 Eluana Englaro viaggiava a bordo di una vettura che si schiantò contro un muro. Non le fu permesso di morire del tutto e subito. Ricoverata presso la stessa clinica dove nacque nel 1970, è tenuta limbicamente in vita con mezzi artificiali).
(Guido Ceronetti, Le ballate dell’angelo ferito, 2009)


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