Dan Aug-photo
Dan Aug-photo

Daniel Augusto Chiesa (Dan Aug) è un artista contemporaneo astratto e figurativo, di Montevideo, in Uruguay che ci offre opere esclusive dalle caratteristiche particolari legate alla scienza astronomica, alla cosmologia e al misticismo.

La sua vita professionale è legata al mondo della fisica, dell’elettronica e anche dell’astronomia e dell’esplorazione spaziale, e lo ha portato, a dilettarsi nel mondo dell’arte.

È membro attivo della IAAA (International Association of Astronomical Artists) e partecipa attivamente a conferenze e forum legati all’arte e all’astronomia. Nel gennaio 2005 la sua opera d’arte “Xanadu Joyful Day” si è aggiudicata il primo premio in un concorso mondiale di pittura artistica, organizzato dalla Planetary Society (Pasadena, California, USA) e dall’Agenzia Spaziale Europea. L’opera è stata esposta per la prima volta presso il Centro operativo dell’ESA nella città di Darmstadt, in Germania. Successivamente è stata esposta in varie strutture spaziali della NASA negli Stati Uniti. Oggi quest’opera appartiene a un collezionista privato in Canada.

Dan Aug - Ego Sum Qui Sum
Dan Aug – Ego Sum Qui Sum

Dan oggi sceglie di mostrare il suo lato audace con EGO SUM QUI SUM. È il volto di un “alieno” molto poco definito ma facilmente riconoscibile e rappresenta un alter ego dell’artista, come egli stesso afferma “raffigura l’immagine dell’artista di un’altra vita in un altro luogo all’interno di questo spazio-tempo del nostro universo”.

A seguito di decine di mostre realizzate in 20 anni ininterrotti di attività artistica Dan decide di spogliarsi della sua veste canonica e abbracciare un altro lato del suo io, quello più irrazionale, trasgressivo, ribelle.  “Per raggiungere questo obiettivo, ho dovuto mettere da parte alcune delle mie abitudini e dei miei processi di pensiero più abituali: Il metodo scientifico, la scienza astronomica, la cosmografia, il misticismo… Invece di concentrarmi sulla logica e sulla razionalità, mi sono permesso di sperimentare le mie emozioni e le idee che aveva sempre considerato troppo strane o inappropriate, ho dovuto anche accettare che le mie scelte artistiche potessero essere mal interpretate o disapprovate da alcuni membri del mio pubblico”.


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