Marcello Rossetti – Colpo D’Ala

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Marcello Rossetti – Colpo d’Ala

 

di Sergio Salvatori

 

Scrive il curatore Antonio Capaccio: “Questa composizione di Marcello Rossetti sta davanti ai nostri occhi come un’ostinata storia non finita, il dispiegarsi di qualcosa che ancora non ha concluso il proprio viaggio, il proprio movimento. Affiora dal niente che l’ha originata mentre sembra farvi ritorno. Segna un divario, scrive una cancellazione, modellata, come appare, di esitazione, e così diviene anche premio e ristoro. Figura di accoglienza. E’ forse nell’evanescenza di questo esercizio il suo segreto? Cosa ce lo rende davvero prezioso? Se esso non possedesse già in sé il codice della propria rovina, se non fosse per il vuoto, se fosse stato lavorato per resistere, per durare, cosa mai potremmo farne? Che ci insegnerebbe? Così, lo scafandro con il quale ci tuffiamo nel mondo dovrebbe essere forgiato dalle nostre sole incertezze. E come nome potremmo dargli? Dignità? Orgoglio? Presunzione? Oppure chiamarlo grazia”. ‘Colpo d’ala’ di Marcello Rossetti prosegue il ciclo di mostre dal titolo complessivo di “Volo a Vite”, che si tiene presso la Vetrina di Brecce e che coinvolge molti autori, ciascuno impegnato in un dialogo serrato con altri. ‘Colpo d’ala’ è la prima stazione – di due – del lavoro di Rossetti alla Vetrina. “Volo a Vite” è un ciclo di mostre personali – presentate nella Vetrina di Brecce, a partire dall’autunno 2021 – il cui tratto prevalente sta nel serrato scambio creativo fra tutti gli artisti che, in successione, partecipano all’iniziativa. Ciascun artista mette in relazione il proprio lavoro con quello degli altri in forme molteplici, per esempio con l’adozione di molteplici modalità operative o mediante il prelievo, la trasfigurazione o la fusione di elementi, ma ancor più condividendo temi ideativi e poetici, fino, in alcuni casi, alla creazione di opere a più voci. Marcello Rossetti è nato nel 1939 a Roma. Negli anni ’60 frequenta gli scultori  Edgardo Mannucci, Attilio Selva, Leonardo Leoncillo, Alberto Burri, collaborando nei loro studi; nello stesso periodo si diploma in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma; in seguito, a partire dal 1970, insegna scenografia nelle Accademie di Reggio Calabria, Macerata e Roma. Ha lavorato nel campo della scenografia cinematografica, televisiva e teatrale. Il suo itinerario di scultore si è caratterizzato sin dall’inizio, per la sperimentazione con molti materiali: creta, rame, ferro, plastiche, legno, carta, stoffa e numerose tecniche. Una sua grande scultura in ferro dal titolo: “Ad Astra”, è ospitata nel Parco della Scultura di Castelnuovo di Brevagna, in Umbria. Una sua ampia mostra antologica – dal titolo: “Punto, linea,  … volume”, si è tenuta al MAD Umbria Museum do Campello sulo Clitunno nel 2019. Info: Roma – inaugurazione 10 marzo 2023 dalle ore 18. Vetrina di BRECCE, Via Mario dé Fiori 60. Fino al 9 aprile 2023.

La mostra è visibile ininterrottamente giorno e notte, ed è a cura di Antonio Capaccio


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