“Esterno notte – Parte 2”, descrive con maggiore approfondimento e coinvolgimento il dramma di un uomo che è il dramma di un popolo

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Titolo: Esterno notte

Regia: Marco Bellocchio

Sceneggiatura: Marco Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davie Serino

Musiche: Fabio Massimo Capogrosso

Produzione Paese: Italia, Francia, 2022

Cast: Fabrizio Gifuni, Margherita Buy, Toni Servillo, Fausto Russo Alesi, Daniela Marra, Gabriel Montesi, Davide Mancini, Paolo Pierobon, Fabrizio Contri, Pier Giorgio Bellocchio, Antonio Piovanelli, Bruno Cariello, Gigio Alberti, Emanuele Aita, Miguel Gotor, […]

Esterno notte –parte 2, film diretto dal regista Marco Bellocchio, descrive e analizza le ulteriori vicissitudini di tutti coloro che direttamente o indirettamente furono coinvolti dal sequestro del politico democristiano Aldo Moro (Fabrizio Gifuni), mettendo in risalto il dramma profondo di un uomo, la sua sensibilità che lo fa aggrappare alla grande voglia di vivere con i suoi affetti più cari – che cosa c’è di folle nel non voler morire -, le sue delusioni e il suo odio nei confronti di coloro che si erano in precedenza dimostrati amici di partito ma che amici non erano, in quanto non fecero praticamente nulla per salvarlo e, nel contempo, sviarono anche le indagini manifestando condotte ciniche, non dignitose e tragicomiche: Con le sedute spiritiche e i viaggi all’estero per consultare sensitivi, le discussioni infinite nelle trasmissioni tv, dove tutti facevano pronostici. Ci sono i riferimenti, in fase di confessione da parte di Moro, a Francesco Cossiga (Fausto Russo Alesi), ministro dell’interno, a Giulio Andreotti (Fabrizio Contri) Primo Ministro, a Benigno Zaccagnini (Giogio Alberti), segretario DC. Il comportamento dei falsi amici è un principio universalmente valido in quanto lo aveva citato già l’oratore romano Cicerone (106 – 43 a.C.) nel De amicitia riportando una frase del poeta romano Quinto Ennio (239 – 169 a.C.): Amicus certus in re incerta cernitur (Il vero amico si mostra nei momenti di bisogno).

C’è pure l’altra faccia della medaglia riguardante le Brigate rosse che, nella lotta ad partito politico, la DC, che teneva le redini dello Stato, non hanno fatto altro che il gioco di quegli apparati dello Stato che non condividevano in Aldo Moro – oggi è il tempo della responsabilità – il fautore del riavvicinamento per il governo del paese, assieme ad Enrico Berlinguer, della DC al PCI, che, ovviamente, era risultato indigesto anche agli apparati esterni dell’amministrazione USA. Bellocchio descrive, anche, all’interno delle Brigate rosse, la dialettica strategica, in merito alle decisioni tragiche relative al sequestro, che produce le divergenze espresse dal br Valerio Morucci (Gabriel Montesi) e manifestate ampiamente dalla sua compagna Adriana Faranda (Daniela Marra), donna idealista di grande sensibilità, che si commuove per la morte degli uomini della scorta, immaginandone dei loro cadaveri e di quello di Moro il trascinamento inarrestabile causato dalla corrente di un fiume e prevedendo come una Cassandra con l’assassinio di Moro il suicidio delle BR.

C’è anche il protagonismo esemplare di Eleonora Moro (Margherita Buy), la stimata moglie di Moro, che, consapevole della tragedia a cui inesorabilmente andrà incontro tutta la sua famiglia, mantiene continuamente senza perdersi d’animo quel suo innato comportamento altero, orgoglioso e spregiativo di un potere inesistente.

E, non da ultimo, c’è Fabrizio Gifuni, grande attore, che riesce a indossare sagacemente le vesti di Aldo Moro manifestandone la grande statura di statista e cogliendone le debolezze e la psiche di un qualunque essere umano consapevole della sua sorte.

Assieme a tutto ciò, ottima risulta la concatenazione degli eventi della prima e della seconda parte, che ripete e lega sapientemente le squallide e becere vene oscurantiste e complottiste. Eccellente anche la colonna sonora del film, ideata da Fabio Massimo Capogrosso, che riesce a legarsi indissolubilmente a quest’opera cinematografica la quale, forse, se non la migliore, è sicuramente tra le migliori pellicole partorite dall’estro di Marco Bellocchio.

Per la sua alta valenza storica recente e per la sua forte potenza interpretativa, Esterno notte nella sua interezza assume un significato didatticamente e storicamente importante che permette forse di comprendere che lo status socio-politico italiano attuale è soprattutto figlio legittimo di quel fatto infausto. Chi controlla il passato controlla il futuro, chi controlla il presente controlla il passato – scriveva George Orwell nel suo romanzo distopico: 1984.

Esterno notte è stato presentato in anteprima nella sezione “Premiere” al Festival del Cinema di Cannes 2022.

Esterno notte è una serie Tv per il cinema divisa in due parti: la prima nelle sale dal 18 maggio e la seconda dal 9 giugno.

Filmografia

I pugni in tasca (1965), La Cina è vicina (1967), Nel nome del padre (1972), Sbatti il mostro in prima pagina (1972), Marcia trionfale (1976), Salto nel vuoto (1980), Gli occhi, la bocca (1982), Enrico IV (1984), Diavolo in corpo (1986), La visione del sabba (1988), La condanna (1991), Il sogno della farfalla (1994), Il principe di Homburg (1997) La balia (1999), L’ora di religione (2002), Buongiorno, notte (2003), Il regista di matrimoni (2006), Sorelle (2006), Vincere (2009), Sorella Mai (2010), Bella addormentata (2012), Sangue del mio sangue (2015), Fai bei sogni (2016), Il traditore (2019).

Francesco Giuliano


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Francesco Giuliano
Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).