La vita di Antonio Ruffini raccolta in un libro che esprime la caratura di un uomo che ha sempre vissuto in favore del prossimo

189

Un personaggio forse dimenticato in provincia di Latina è Antonio Ruffini. Non conoscevo la storia interessante di quest’uomo profondamente cattolico e legato alla terra pontina per motivi di lavoro, esercitando ogni giorno il rappresentante di commercio di carta per imballaggio, aiutato anche dalla moglie e dai due figli. Ruffini era presente in particolare a Terracina, negli anni 70, e a Latina nella parrocchia dell’Immacolata. Don Giuseppe Tomaselli ha scritto il libro “Sotto il cielo di Roma”, dedicato interamente a lui. A regalarmelo con la consueta cortesia è stato l’amico Alvaro Magni. Ruffini era stigmatizzato ma la Chiesa non ha mai pubblicato una dichiarazione scientifica su questo fenomeno di carattere spirituale. Particolarmente interessante, per un non addetto ai lavori come il sottoscritto, e’ stata la approfondita descrizione delle caratteristiche psicologiche, rimanendo incuriosito dalla figura di Antonio Ruffini, molto legato a San Carlo da Sezze, sepolto nella chiesa romana di San Francesco a Ripa a Roma. Ogni domenica alle otto Ruffini era presente alla messa, al termine della funzione religiosa si si recava davanti l’altare di San Carlo per pregare. La sua giornata proseguiva in un bar nelle vicinanze del luogo di culto, molti fedeli volevano conoscerlo, lui si prestava a domande e risposte su tanti temi. La sua vita è sempre stata basata nell’aiutare il prossimo e i poveri, viaggiando in Africa, in Russia, in tante città italiane, seguito attentamente dai Francescani che hanno ammirato in suo impegno negli ospedali e nelle carceri, senza disporre di gradi possibilità finanziarie. Nel Ghana si ricordano ancora delle sue opere benefiche, dell‘attenzione verso i giovani, si faceva carico di loro accompagnandoli e accogliendoli, sostenendoli anche quando sbagliavano.


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteGiovane perde il controllo dell’auto, invade l’altra corsia e colpisce altre due macchine: 4 persone finiscono in ospedale
Articolo successivoAddio a Vincenzo D’Amico, l’ex sindaco Zaccheo: «Simbolo della nostra città, ci accomunavano la fede per la Lazio e l’amore per Latina»
Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.