Mozione sull’obbligatorietà del parere di conformità sugli atti da parte del Segretario Comunale

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I consiglieri comunali Nicola Calandrini, Andrea Marchiella e Matilde Eleonora Celentano hanno inviato al Sindaco di Latina, Damiano Coletta, una mozione da sottoporre al Consiglio Comunale, affinché impegni il Primo Cittadino a richiedere al Segretario Generale, la funzione relativa all’espressione del parere  di conformità. Torna quindi prepotentemente in primo piano, nell’agenda politica comunale, la questione relativa  alla necessità che, secondo l’opposizione, il Segretario Generale del Comune  sia tenuto ad esprimere il proprio parere in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, agli statuti ed ai regolamenti, in relazione ad ogni proposta di deliberazione  che vengano approvate dalla  Giunta Municipale e dal Consiglio Comunale. 

I tre consiglieri fanno notare come il Segretario Generale sia individuato, nell’attuale normativa sugli enti locali, come la  figura istituzionale preposta a certificare la regolarità degli atti  amministrativi del comune e la loro conformità a legge, statuto e regolamenti, cosa che non accade invece a Latina. Situazione tranquillamente superabile in quanto proprio il Ministero dell’Interno, in questo interrogato, ha precisato che l’obbligatorietà della certificazione viene mantenuta qualora l’ente, in sede di autodeterminazione normativa, ovvero il sindaco, nell’esercizio del potere di direzione, lo richiedano espressamente.

Sottoporre quindi  al preventivo parere del Segretario Generale, che rispetto al proprio ruolo e funzione   – distaccata dalle componenti politiche ancorché di maggioranza –  è ritenuto il garante della legittimità in seno all’Amministrazione, ed è chiamato a svolgere una attività di controllo improntata alla legalità della gestione della cosa pubblica, significa nei fatti  dare ai cittadini maggiori garanzie di correttezza, trasparenza e legalità della cosa pubblica.

Secondo Calandrini, Marchiella e Celentano  questi sono anche  i punti fondamentali nel programma elettorale di LBC, scritto nero su bianco, quando afferma: “….. riteniamo urgente ripristinare il rispetto delle procedure, con l’amministrazione finalmente al servizio del cittadino, applicando pienamente le leggi, a partire da quelle su trasparenza e corruzione”. Allora perché sindaco, e maggioranza LBC, sono fieramente avversari di questa ipotesi, tanto da averla avversata votando addirittura contro la mozione presentata in tal senso in consiglio comunale dall’opposizione, ed andando contro i loro stessi principi? Comunque la mozione  viene riproposta ed i suoi  atti verranno inviati alla Corte dei Conti e al Ministero degli Interni  (Agenzia dei Segretari) per le valutazioni di rispettiva competenza.

Commenta Calandrini: “Con i colleghi Marchiella e Celentano abbiamo inviato al sindaco questa mozione da sottoporre al Consiglio Comunale, affinché lo impegni, in ragione di quelle che sono le proprie attribuzioni e funzioni, con proprio decreto, a richiedere al Segretario Generale, la funzione relativa all’espressione del parere di conformità, specificando nel medesimo provvedimento che il Segretario Generale del Comune è onerato di esprimere il proprio parere in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, agli statuti ed ai regolamenti, in relazione ad ogni proposta di deliberazione sottoposti all’approvazione della Giunta Municipale e del Consiglio Comunale. Abbiamo anche chiesto che Consiglio e Giunta si impegnino a recepire le predette attribuzioni nello Statuto dell’Ente e nel suo Regolamento degli Uffici e dei Servizi”.

 


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