Porto di Livorno: traghettavano rifiuti pericolosi in Iraq per smaltirli, denunciato un imprenditore

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LIVORNO – I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Livorno, unitamente ai militari del Comando Carabinieri di Grosseto, coordinati dalla Procura della Repubblica di Livorno, hanno operato il sequestro di un carico di 8 tonnellate di rifiuti speciali (pericolosi e non) destinati in Iraq.

Il carico, dichiarato all’esportazione da una ditta individuale avente sede nelle Marche, è risultato costituito da 61 apparecchiature frigo ed una lavatrice usati.

L’intervento dei funzionari ADM e dei militari dell’Arma dei Carabinieri NOE è stato indirizzato e mirato immediatamente ad accertare se tali apparecchiature potessero essere considerate AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) ovvero RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).

Già da un primo esame documentale di quanto prodotto all’atto dell’esportazione nonché della documentazione fornita dall’esportatore in fasi successive, su richiesta dell’Autorità Doganale, sono emerse notevoli incongruenze e lacune.

Si è quindi resa necessaria e indispensabile una verifica, protrattasi per lungo tempo a causa delle modalità di carico, per poter riscontrare, singolarmente, le caratteristiche delle apparecchiature, che ha permesso di confermare quanto già emerso in fase documentale.

In particolare, è stato rilevato che per 57 apparecchiature non vi era corrispondenza tra i numeri di matricola rinvenuti sulle etichette e quelli riportati sui documenti. Per tutte quante le apparecchiature non vi erano attestazioni inerenti alla funzionalità delle stesse, non venivano prodotte prove di valutazione e test, non risultava apposta sui prodotti, di conseguenza, alcuna documentazione riportante nome ed indirizzo dell’azienda responsabile delle prove; inoltre, il carico non era stato assicurato con le dovute accortezze per il trasporto.

Le apparecchiature frigo, tra l’altro, sono risultate ancora provviste di compressori contenenti olio.

La concomitanza di tutte le circostanze rilevate ha indotto i funzionari ed i carabinieri operanti a procedere al sequestro dell’intero carico in quanto considerato RAEE, in particolare rifiuto speciale per le lavatrici e rifiuto speciale pericoloso per quanto riguarda i frigoriferi.

Il titolare della ditta esportatrice è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi e non, per averne esercitato una attività di gestione non autorizzata in violazione agli artt. 256 e 259 del D. Lgs 152/2006 e per il reato di cui agli artt. 48 e 479 C.P. per induzione in errore di pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni.


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