LATINA- A Cerveteri accade l’impensabile. Un amico mi segnala la notizia ed io non vorrei crederci. Gli dico, se per favore, può spiegarmela meglio. Dunque mi invia gli articoli della cronaca locale. Rabbrividisco e penso che la nostra civiltà sia ad un passo dal baratro. Domenica mattina, a Cerenova, Don Domenico aveva appena terminato di celebrare la S.Messa nella parrocchia di cui é parroco, la San Francesco D’Assisi. È la terza domenica di Quaresima nonostante il virus ci imponga, come fedeli, di rinunciare ai sacramenti. Decisione questa molto discutibile, che non ho esitato a contestare. La Chiesa, infatti, non può essere equiparata ad un centro estetico o ad un bar. Per non parlare di tutte quelle povere anime costrette a tornare alla casa del Padre senza i conforti religiosi.
Insomma, niente Messe. Tuttavia, i sacerdoti possono celebrare regolarmente. Magari in collegamento web per non perdere del tutto il rapporto con i fedeli. Così ha fatto Don Domenico, per tutti Mimmo, nella Terza Domenica di Quaresima. Ad un certo punto in Chiesa irrompono i vigili urbani del Comune di Cerveteri (il Sindaco è un originale civico, anzi no, del partito di Pizzarotti ) ordinandogli di sospendere la Messa. Il motivo addotto dai solerti vigili? Che le porte della Chiesa fossero aperte. Un episodio di inaudita violenza verso un Parroco che ,semplicemente,non ha rinunciato comodamente quanto pavidamente, ad esercitare il suo Ministero di Pastore.
Grazie Don Mimmo, personalmente vorrei avere un sacerdote come Lei!
Ps. Il Sindaco di Cerveteri , Alessio Pascucci, si è scusato con il sacerdote per quanto accaduto.
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