L’angolo della curiosità: Arte

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Un’arte che non sia basata sulle sensazioni non è affatto un’arte…il coinvolgimento è il fondamento,  l’inizio e la fine: l’abilità, lo scopo e la tecnica, tutti questi altri elementi stanno nel mezzo. (Paul Cézanne)

          Raffaello Sanzio, insieme a Leonardo e a Michelangelo, è stato il prototipo del genio rinascimentale sul versante della pittura. Ma è stato anche un sommo architetto che ha espresso un’idea di città e di bellezza.

          Luca Signorelli, pittore nato a Cortona, frequentò la bottega del Verrocchio, e fu uno dei grandi artefici dell’arte rinascimentale. A lui guardarono Raffello e Michelangelo. Luca ebbe i rudimenti nella bottega di un altro gigante, Piero della Francesca, dove volume, sentimento plastico e colore si sposano in un nuovo rivoluzionario linguaggio. Con il suo talento Luca Signorelli mostrò una spiccata sensibilità per i corpi e le forme plastiche che diventano, proprio in virtù dell’elemento grafico-costruttivo, figure scultoree.

          Lo storico Tom Henry, eminente studioso di Signorelli e del Rinascimento italiano, ha scritto: «Lo straordinario talento pittorico di Signorelli quale colorista (caratterizzato da una versatilità cromatica) si manifesta in quadri come Il Cristo in casa di Simone il fariseo o l’Annunciazione di Volterra ma emerge con forza anche in dipinti (di una lirica e misteriosa bellezza) molto più tardi: la Flagellazione della Ca’ d’Oro o la Comunione degli apostoli di Cortona.

          Frida Kahlo (con i celeberrimi autoritratti) e Diego Rivera sono stati una delle coppie più emblematiche della storia dell’arte mondiale, riconosciuti per il fondamentale contributo artistico. Sono stati famosi non solo per il loro talento e la loro visione dell’arte, ma anche per la loro burrascosa storia d’amore durata oltre quaranta anni.

          Dominique Sassi, uno degli artisti che collaborò con Pablo Picasso, racconta che   quando il grande artista spagnolo lavorava, «era concentratissimo, come chiuso in una bolla, non ascoltava né vedeva quella che accadeva intorno a lui».

I Musei Vaticani, secondo la direttrice Barbara Jatta, sono un insieme di musei che non necessariamente devono essere identificati con la Cappella Sistina, con le Stanze di Raffaello o la raccolta di antichità. Il 23 giugno del 1973 Paolo VI inaugurò insieme con gli artisti la Collezione di arte moderna. Secondo il pontefice la Chiesa aveva e ha bisogno di profeti, di poeti e di artisti, di chi sa raccontare l’invisibile nel visibile, nelle forme più diverse. Papa Montini disse agli artisti: «Noi abbiamo bisogno di voi per rendere comprensibile e commovente il mondo dello spirito. L’arte può dire il dolore e la gioia, la fragilità e la speranza, può afferrare l’Oltre e l’Altrove, oltrepassare spesso le intenzioni del suo autore». Oggi la Collezione conserva oltre 9000 opere.

Pablo Picasso (1881-1973), genio e maestro del Novecento, con la sua prodigiosa creatività e il lavoro artistico, ha divorato, masticato, digerito, espulso, frammenti, dettagli e resti della storia dell’arte, da quella primitiva ai giorni nostri. Con sensibilità telematica ha capito la realtà virtuale della storia dell’arte. Ha anticipato new data e pop art, nouveau realism, arte povera e transavanguardia.

Secondo Renzo Piano, l’architetto umanista, «L’architettura, che ha a che fare con le emozioni più profonde delle persone, è l’arte di dare risposte ai bisogni reali, ma è anche l’arte di dare risposte ai sogni della gente. L’architettura, che è lo specchio della vita, è innanzitutto un servizio».


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